Piero della Francesca, pittore toscano del '400, fu uno dei maggiori esponenti del Rinascimento italiano insieme a Filippo Brunelleschi, Leon Battista Alberti, Donatello, Masaccio e molti altri. Firenze in quel periodo storico ebbe una concentrazione di artisti così alta che non si ripetè mai più nella storia.
La sua vita si è svolta tra Borgo Sansepolcro, dove è nato, e alcune delle più importanti corti italiane dell'epoca: Urbino, Ferrara, Bologna, Ancona, Rimini. Ad Arezzo, Roma e Perugia lavorò per conto del Papa e di alcuni istituti religiosi. Oltre all'attività artistica, fu anche autore di trattati di matematica e geometria.
Le sue opere, quadri e affreschi principalmente di argomento religioso, contengono elementi geometrici e prospettici. Le figure sono rappresentate come immobili e questa immobilità significa la perfezione ideale degli oggetti. Ciò che è perfetto è immutabile. La luce individua ogni oggetto e ne evidenzia la forma.
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